Oggi Como è immersa nella nebbia.
Non riesco a vedere il cornicione della casa davanti alla mia.
E se penso che mancano solo 6 giorni all’uscita al cinema di La ragazza nella nebbia, non potevo far altro che scrivere del libro da cui è tratto.
Ammetto di essere molto di parte, adoro Donato Carrisi e a lui devo il merito di avermi fatta appassionare al genere thriller.
Cosa aspettarci da un film diretto dall’autore del libro bestseller? (si, il regista è proprio Donato Carrisi)
«La giustizia non fa ascolti. La giustizia non interessa a nessuno. La gente vuole un mostro… E io le do quello che vuole.»
Una trama mai scontata, dove a condurre le indagini sulla sparizione della dolce Anna Lou è il mediatico agente speciale Vogel, interpretato da Toni Servillo nella trasposizione cinematrografica.
Vogel si ritrova nel paesino di Avechot, sperduto in una valle delle Alpi.
Un agente speciale che agli indizi e alle prove scientifiche preferisce l’attenzione dei giornalisti, per trasformare l’indagine in un caso mediatico.
Vogel è sotto shock, la sua auto è finita in un fosso. Ma perchè si trova ancora in quei luoghi? Sono già trascorsi due mesi dalla scomparsa di Anna Lou.
Vogel è rimasto completamente illeso dall’incidente, ma ha gli indumenti sporchi di sangue…
Se pensate di aver letto così tanti thriller da sapere già a metà libro chi è l’assassino, vi invito a leggere questo capolavoro per ricredervi.
Io il 26 sarò al cinema e voi?
E dalla nebbia comasca, vi saluto!
Potete trovare il libro cliccando qui.